SHOBHA

2019 HAMPI KARNATAKA INDIA-

date » 23-01-2019 18:09

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WORKSHOP A CINQUE STELLE - EVOLVE BACK IN HAMPI - EVOLVERE DALLA MAGNIFICENZA DEL PASSATO
Hampi è stata dichiarata nel 1986 dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità


Il New York Times elenca Hampi, come la seconda destinazione del mondo da non perdere per il 2019

Cari amici di Mother India School,
in questo nuovo anno 2019, vi proponiamo un workshop a cinque stelle, in uno dei luoghi più incantevoli e mistici dell’India del Sud.
Con Shobha farete “esperienza” di cosa fa bene alla mente, al corpo, allo spirito e all’anima, usando il linguaggio delle immagini, del guardare, del viaggiare, del cibarsi, camminare, immaginare, amare. La fotografia diventa tutto questo perché non c’è separazione tra chi guarda e chi è osservato, attraverso alcune tecniche, ci avvicineremo al mondo del fare anima.
Questo workshop è rivolto a coloro che non hanno mai smesso di ricercare la bellezza attraverso il loro linguaggio.

Hampi, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO è situata nella parte settentrionale dello stato del Karnataka, sulle rive del fiume Tungabhadra, una terra intrisa di divinità, dee ed eroi, capitale del glorioso impero di Vijanagar.
“Molti furono i viaggiatori che la descrissero come una bellezza “tale che la pupilla di nessun occhio poteva aver visto qualcosa di simile al mondo”, capace di lasciare l’uomo stupefatto, incantato, quasi a credere che davvero tanta bellezza possa essere stata solo opera divina”.

Guarda il video che racconta dove sceglierai di andare


“In seguito alle varie esperienze fatte con gli amici che arrivano dal mondo occidentale per partecipare ai nostri workshop in India, ci siamo rese conto che, occorrono alcuni giorni prima di disintossicare gli occhi e lo sguardo, per tale ragione proponiamo un gruppo di lavoro che possa iniziare proprio dal rilasciare le tensioni per ritrovare il piacere di vivere attraverso il Rituale e la bellezza.

Un’esperienza che guarda un’altra India, fuori dall’immagine collettiva che l’India è solo povertà…

Vivremo una settimana nel Resort più bello dell’Asia, a 4km da Hampi, capitale del glorioso impero di Vijanagar.
EVOLVE BACK Kamalapura Palace, è una struttura reale, ogni cosa che offre è una cura per il corpo e per l’anima, quell’anima regale che va cercata nella memoria attraverso il nostro presente. Sia il Resort che il villaggio di Hampi sono nati da rituali sacri: narrano racconti, memorie di regni, di dee, di eroi, di miti, di alchimie, di magia, di erotismo.

Il Palace con le sue suite regali che si affacciano all’ombra di templi e di alberi secolari, tra piscine e giardini regali, dispongono di tutte le comodità a Cinque stelle: jacuzzi profumate con oli essenziali e petali di rose, trattamenti ayurvedici, ospitalità eccelsa, cibo di ottima qualità e tradizione, tutto si fonde tra la bellezza e gentilezza, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Dopo i primi giorni di rilassamento e cure del proprio corpo dentro un’atmosfera Sacra, saremo finalmente pronti a riempire i nostri occhi e iniziare il viaggio nel mondo di Hampi, raccontando la sua anima.

Clicca: INFO WORKSHOP

2018 WORKSHOP INDIVIDUALE

date » 01-10-2018 18:50

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Il paradosso dell'arte

Fin dai tempi più antichi il filo d'oro è il simbolo di un sapere che nasce dall'esperienza personale e che è libero dai condizionamenti istituzionali.
E' un filo perché rappresenta la continuità di un'esperienza sempre antica e sempre nuova, ed è esile perché in ogni generazione questa consapevolezza viene mantenuta da una minoranza di individui. Questo filo è d'oro perché è immortale.
Rimane sempre, anche nei periodi più caotici e oscuri, a volte più apparente, a volte più nascosto.

“Tradizione è una parola che deriva dal latino, l'equivalente indiano è Parampara, ma sia nell'uno che nell'altro caso, non ha mai indicato una dimensione statica. Tradizione significa “tramandare”, e Parampara indica il fluire da una persona all'altra, questo flusso non può mai essere un'entità immobile, non può essere rinchiuso in una forma limitata, una tradizione può sopravvivere solo se c'è allo stesso tempo una continuità e un cambiamento. Deve fluire secondo una certa direzione che è predeterminata, ma continua anche a fluire generando cambiamenti.

Oggi, nel mondo moderno, noi non riconosciamo a pieno la relazione che c'è fra lo studio e l'esperienza personale. Ci basiamo solo sull'intelletto e crediamo che la ricerca e gli studi siano cose che riguardano solamente la dimensione intellettuale.
Ma, io credo che all'origine ci debba essere un'intuizione che proviene da un livello irrazionale o se si vuole dal lato destro del cervello, che ha comunque radici che non sono razionali.
Tutti gli aspetti accademici sono necessari e bisogna conoscerli. Ma una volta che si sono sviluppate certe capacità intellettuali dobbiamo dimenticarle. Si deve usare l'intelletto come un ponte che poi dev'essere distrutto se si vuole arrivare a un risultato reale.

Nei Rig Veda si dice: “La verità è una ma si esprime in molti modi”. In India abbiamo 64 arti e tutte le attività che implicano un'abilità dal cucinare, alla poesia e così via, sono un'arte. Tutte le arti dell'India si sono sviluppate sulla base di questa visione dell'universo.

Che cosa costituisce l'arte? Che differenza c'è fra l'arte e la meditazione, o la contemplazione?
O la ricerca di svuotarsi di se stessi?
La principale condizione necessaria per l'arte, non è forse la capacità di trascendersi? Di trascendere il piccolo io? Perché non ci può essere arte se c'è un io e allo stesso tempo non ci può essere nessun'arte se non c'è un io in grado di esprimerla. Ritorniamo ancora una volta al problema dello strumento. Il creatore dev'essere annullato. O deve comunque rendersi conto che non esiste. Perché, se al centro c'è la personalità del creatore, non c'è arte. Ma se non c'è un creatore non ci può essere nessun' arte. Pertanto, penso che tutta l'arte che noi consideriamo tale emerge da questo vuoto che può essere chiamato pieno, è la stessa cosa.
Arriva certamente un momento in cui l'io limitato, l'ego, in riferimento al desiderio di asserire la propria individualità, deve essere trasceso. Questa esperienza è la base di ogni cosiddetta forma di espressione che può riguardare il campo della scienza, della metafisica, dell'arte. L'essenza dell'arte si esprime quando tutto questo scompare per poi ritornare come un dono gratuito, sia per l'artista che per il fruitore dell'arte.
L'arte, in India, non è mai stata separata dagli altri aspetti della vita o delle altre discipline.
Ogni arte è chiaramente distinguibile, una forma autonoma, ma vive solo se è collegata al tutto.
Nasce dalla vita e si sviluppa entro i suoi limiti ma tende all'universale e alla trascendenza.
Il tempo è ciclico e la fine è un ritorno all'inizio.

Se si ascolta una grande sinfonia come la Nona di Beethoven, per esempio, oppure certe composizioni di Vivaldi, da un punto di vista analitico si può parlare di note alte o basse, delle ottave, del contrappunto, dell'armonia, ma alla fine della Nona, specialmente dopo il terzo movimento, ciò che resta è solo un grande senso della meraviglia. Non ci si ricorda nemmeno più che si trattava di Beethoven, rimane solo una specie di eco nella nostra coscienza. Ecco che cos'è la meraviglia. Dostoevskij ha detto che la bellezza salverà il mondo, ma c'è anche il detto inglese per il quale la bellezza è nell'occhio di chi la contempla. Dobbiamo abbandonare l'idea che la bellezza sia un fatto che riguarda solo le forme esteriori. La bellezza offre la sensazione di una perfetta simmetria, anche nel caso in cui dal punto di vista strettamente geometrico esiste un' asimmetria, in essa l'interno e l'esterno, l'orizzontale e il verticale sono complementari. Ciò che esiste a livello macroscopico riflette il microscopico e viceversa. In questi casi, c'è un senso di bellezza. Una bellezza che è contenuta nelle forme ma che allo stesso tempo le trascende.”

Il funambolo
La cultura è la quintessenza della condizione umana, a livello individuale o collettivo, è ciò che resta anche quando tutto è stato perduto.
Avete mai visto sorridere un povero? Come s'illumina il suo volto? Quella è cultura. Avete mai visto una madre che magari non ha e non possiede nulla e che tuttavia riesce a comunicare il senso della bellezza alla figlia che sta crescendo?
La cultura non ha nulla a che fare con il divertimento e il lusso. Perciò, qualsiasi definizione moderna della cultura che affermi che essa è secondaria rispetto allo sviluppo economico, è una perversione.
La cultura è fondamentale, non può essere distinta da tutto ciò che è stato dato all'uomo per raffinare la propria sensibilità e per creare una relazione integrale fra il corpo, la mente e l'anima.


Kapila Vatsyayan

2016-17 NEPAL PROGETTI E FOTOGRAFIE D'AMORE - MOTHER INDIA SCHOOL

date » 01-03-2017 06:53

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tags » PHOTOGRAPHY, MOTHERINDIASCHOOL, SHOBHA, NEPAL, PROJECT, ASIA,




Kathmandu
Sulla strada per andare a Durbar Square, intorno ad un tempietto ci sono i nostri piccoli amici di strada che incontriamo spesso, sono bambini fuggiti dalla miseria, dalla violenza, spesso maltrattati da famiglie disastrate e spesso violentati. Arrivano dalle località più lontane, camminando per giorni … Dipendenti dalla colla che sniffano in continuazione, un solvente dannosissimo a base di toluene. I bambini di strada sono abbandonati a se stessi e si muovono in branco, la gente li evita e loro evitano la gente.

Noi di Mother India School, ci siamo offerte di trascorrere delle ore con loro, con l’intenzione di portare qualcosa di gioioso, attraverso il gioco della fotografia.
Li abbiamo visti sorridere per qualche ora e molti di loro si sono dimenticati di sniffare la colla, per fotografare… E alla fine un chai caldo e biscotti per tutti. Purtroppo dopo qualche giorno, abbiamo saputo che tutto il gruppo era stato caricato dalla polizia, non siamo riuscite mai a sapere dove fossero stati portati.

Fotografie di:
Govind – 11 anni
Ajay – 7 anni
Alok – 9 anni
Amar – 8 anni
Gautam – 10 anni
Amit – 9 anni
Dawa – 14 anni
Kishor – 13 anni
Sunil – 12 anni
Dibesh – 7 anni
Binod – 14 anni
Amit – 13 anni
Ravi – 12 anni

AMICI,
SOSTENETECI CON LA VOSTRA PRESENZA, ACCETTIAMO DONAZIONI E PICCOLE MACCHINE DIGITALI, ANCHE DI SECONDA MANO, PER REALIZZARE SEMPRE PIU’ PROGETTI D’AMORE E BELLEZZA, FINALIZZATI A PORTARE I BAMBINI DISAGIATI, IN UNO SPAZIO DI GIOCO E CREATIVITA.’
GRAZIE DI ESSERCI!

MOTHER INDIA SCHOOL – PROGETTI ITINERANTI
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
IT 02 B 01030 04616 00000 1489230
Causale: “Donazione per Progetti e fotografie d’amore”

Kathmandu
On the way to go to Durbar Square, around a small temple there are our little friends of the road that we often encounter, are runaway children from poverty, violence, often mistreated by dysfunctional families and often abused. They come from distant localities, walking for days … Addicted to the glue that sniff all the time, a very harmful solvent toluene-based. Street children are abandoned to themselves and move in gang, people avoid them and they avoid people.
We at Mother India School, have offered to spend hours with them, with the intention of bringing something joyful, through the game of photography. We saw them smile for a few hours and many of them have forgotten about sniffing glue, to take pictures … And in the end a hot chai and biscuits for everyone. Unfortunately, a few days later, we learned that the whole group had been loaded by the police, we have never been able to know where they were taken.

Photographs by:
Govind – 11 years
Ajay – 7 years
Alok – 9 years
Amar – 8 years
Gautam 10 years
Amit – 9 years
Dawa – 14 years
Kishor – 13 years
Sunil – 12 years
Dibesh – 7 years
Binod 14 years
Amit – 13 years
Ravi – 12 years

FRIENDS,
SUPPORT US WITH YOUR PRESENCE, WE ACCEPT DONATIONS AND SMALL DIGITAL CAMERAS TO MAKE MORE AND MORE ‘PROJECTS OF LOVE AND BEAUTY, AIMED TO BRING THESE CHILDREN IN A SPACE TO PLAY AND CREATIVITY.

MOTHER INDIA SCHOOL – TRAVELLING PROJECTS
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
IT 02 B 01030 04616 00000 1489230
Reason for payment: “Donation for Projects and love photographs”



https://www.youtube-nocookie.com/embed/0JBVPJKSWeI

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2016 PALERMO - LETTURE PORTFOLIO

date » 18-05-2016 21:35

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L’associazione Église ha organizzato un’occasione unica per i fotografi professionisti e non, un’intera giornata dedicata alla lettura portfolio con Shobha Battaglia, Enrico Prada ed Efrem Raimondi.
L’obiettivo di questa giornata è quello di poter ricevere suggerimenti e indicazioni su come sviluppare il proprio lavoro fotografico.

Modalità di partecipazione:

QUANDO
domenica 26 giugno 2016, ore 9:30 – 12:30 | 15:30 – 19:30

DOVE
Église
via dei Credenzieri, snc
Palermo

Per informazioni e prenotazioni…

La prima lettura portfolio di Église sarà tenuta da Shobha.

Dagli inizi degli anni Ottanta, lo sguardo fotografico di Shobha è sempre stato volto ai temi sociali, con una profonda attenzione verso il mondo femminile, lavorando con testate nazionali ed estere.
Da anni vive tra l’Italia e l’Asia, dove ama cogliere con la fotografia e il video, storie poetiche e di denuncia.
In Asia porta avanti le attività dell’associazione Mother India School – progetti itineranti, collaborando con un gruppo di donne e varie ONG. Ultimamente ha introdotto la meditazione nei suoi workshop.

www.shobha.it
www.motherindiaschool.it

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2016 NEPAL TODAY - WORKSHOP DI FOTOGRAFIA CON SHOBHA 20/ 29 MAGGIO

date » 14-03-2016 08:30

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tags » workshop, nepal, shobha, viaggi, fotografia, reportage, street-life,

Mother India School, quest’anno ripropone un workshop in Nepal, a distanza di un anno dal terremoto che colpì parte del Nepal e la valle di Kathmandu, lo scorso 25 aprile.
Dopo quasi nove mesi dal devastante terremoto, lo scorso 16 gennaio il Nepal ha lanciato il piano di ricostruzione, l’idea del workshop nasce dall’esigenza di raccontare la ricostruzione e dal continuo impegno di Mother India nel mettere in luce piccole storie di dignità e coraggio, storie di persone che oggi ricreano la loro realtà con tenacia e rinnovato entusiasmo, storie di donne, forti, dinamiche, “NEPAL TODAY” non è solo fotografia ma un profondo scambio culturale.
Ogni fotografo avrà la possibilità di seguire una o più storie: si uscirà in gruppo e individualmente a secondo del progetto, per ottenere alla fine del workshop, diverse storie.

Il workshop si aprirà con una delle ricorrenze più popolari di tutta l’Asia: “Il compleanno di Buddha”, che quest’anno sarà celebrato il 21 maggio 2016, per festeggiare la nascita, l’illuminazione e morte di Gautama Buddha. A Kathmandu, migliaia di fedeli si riuniscono a Swayambhunath, conosciuto anche come tempio delle scimmie, dove si gode, una magnifica vista di tutta la valle.
Molte le monache tibetane e i monaci che si riuniscono in preghiera intorno allo Stupa di Boudhanath tra incensi, mantra e bandierine al vento, il più grande Stupa del Nepal e uno dei più grandi del mondo. L’atmosfera che si respira è indimenticabile, infonde pace e silenzio.
Questa celebrazione è un’occasione unica, per poter fotografare le diverse etnie del Nepal.

Dai vicoli animati e caotici di Kathmandu, il sesto giorno con un bus locale si raggiungerà la città di Pokhara, a 980 metri di quota, Pokhara si affaccia sulle sponde del meraviglioso lago Phewa e da Sarangkot si ha una delle più belle vedutesull’Himalaya. In quest’oasi di pace e bellezza, ci dedicheremo all’editing e alla post-produzione del nostro progetto fotografico, confrontando esperienze e il proprio lavoro con il resto del gruppo.

P.S. Una parte della quota d’iscrizione al workshop sarà devoluta a una ONG locale di Kathmandu a sostegno della popolazione.

ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL WORKSHOP:


Durata: 9 giorni/ Posti disponibili: 7

20 maggio
 – Mattina – Inizio workshop:
Il gruppo incontrerà Shobha, presentazione del programma e visione dei portfolio.
Pranzo di gruppo in un locale tipico – Pomeriggio uscita di gruppo.
21 maggio
Compleanno di Buddha, Buddha Jayanti – grande celebrazione – partenza di gruppo per Swayumbanath e Boudhanath, a circa un’ora di Kathmandu. Rientro a Kathmandu in tarda serata.
22 – 23-24 maggio

Visita dei luoghi più rappresentativi della valle di Kathmandu.
25 – 26 – 27 maggio
Direzione Pokhara in bus locale. Visita dei luoghi più interessanti e Post-produzione del progetto finale. Conclusione del workshop e consegna degli attestati. Cena di gruppo.
28 maggio
Partenza in bus locale da Pokhara per Kathmandu.

Per informazioni sul programma e prenotazioni:
Soraya Gullifa: 0091 – 91 68201067 0091 – 8879184507 (cellulari indiani)– sorayamotherindia@gmail.com
Skype: motherindiaphotography

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